Tra i prodotti da usare in fase di coltivazione non possiamo non parlare di amminoacidi per le piante. Sono molecole organiche che permettono di stimolare la crescita delle nostre piante, puntando su un’agricoltura sostenibile e non invasiva. Questi prodotti di sostegno delle piante sono di origine naturale e hanno caratteristiche positive senza causare alcun effetto collaterale.

La nascita degli aminoacidi

Le piante vanno a creare queste molecole attraverso l’uso di aria, acqua e delle sostanze che si trovano nel terriccio. Una di queste è l’azoto. Gli aminoacidi prodotti possono essere integrati con ulteriori sostanze da somministrare oltre ai nutrienti di base. Tra i principali aminoacidi troviamo l’acido glutammico, l’aspartico, l’asparagina e glutammina. Ognuno di questi permette alla nostra pianta di sintetizzarne altri, sfruttando le loro funzioni.

Aminoacidi coltivazione idroponica

Come spesso abbiamo detto le piante, come avviene per tutti gli esseri viventi, hanno bisogno di aiuti specifici per crescere sane e rigogliose. Gli aminoacidi che sono fondamentali per il nutrimento sono quelli del gruppo L-Alfa.

Vengono direttamente coinvolti in diverse funzioni delle piante, dalla crescita allo sviluppo vegetale. E questo comprende anche la produzione di ormoni.

Le funzioni degli aminoacidi

Quali sono gli effetti che vengono favoriti dalla presenza di aminoacidi? Scopriamolo insieme!

  • Favoriscono l’assorbimento delle sostanze nutritive: se una pianta ha il regolare apporto di aminoacidi potrà assorbire microelementi con maggior facilità. Tale processo, che prende il nome di chelazione, si avvia grazie alla L-glutammina e L-glicina.
  • Apertura degli stomi: questi permettono alle foglie di poter respirare e di proteggersi in condizioni di stress. E’ l’acido glutammico a favorirne l’apertura.
  • Favoriscono lo sviluppo degli ormoni: gli aminoacidi portano la pianta a sviluppare i suoi ormoni vegetali. Tra questi citiamo le auxine, gli ormoni della fioritura e l’etilene. L’auxine per esempio attiva i processi di crescita quando siamo in fase vegetativa.
  • Miglioramento del terreno: hanno anche la capacità di aumentano la flora microbica se vengono applicati direttamente sul terreno.
  • Resistenza allo stress: la pianta viene esposta spesso a errati livello di umidità e temperatura. Ma anche a parassiti o potature eccessive. Tutto questo rallenterebbe il suo sviluppo. Grazie alla somministrazione di aminoacidi invece, aumenta il livello di protezione e resistenza allo stress. La pirolina è un noto aminoacido antistress e si affianca all’alanina che combatte la carenza di ossigeno.
  • Produzione dei frutti: ebbene sì, queste molecole organiche accelerano e intensificano sia i processi di impollinazione e soprattutto la fase di fruttificazione della pianta.
  • Bilanciano la flora batterica: la loro presenza nel substrato aiuta la formazione di un microambiente che facilita l’assorbimento dei nutrienti nella zona che si trova attorno alle radici.

Per concludere…

Possiamo quindi dire che l’applicazione degli aminoacidi agisce su diversi aspetti del ciclo vitale di una pianta. I benefici sono totali e, come appena detto, si manifestano a 360 gradi. Oltre ad essere uno stimolante infatti permette alle piante di risparmiare energia. Ma anche di affrontare gli sforzi e lavorare sulla decomposizione dei fertilizzanti.

Le fasi più importanti, che potrebbero richiedere l’apporto di amminoacidi, comprendono l’acclimatazione dopo il trapianto. Al tempo stesso bisogna prestare massima attenzione in fase di crescita e prima fioritura. Ogni fase infatti ci indica se la nostra coltivazione sia positiva e ottimale, oppure se necessiti di aiuto.

Se la vegetazione rallenta la crescita arriverà il momento giusto per avviare una cura a base di aminoacidi.

Leggi anche: Come coltivare canapa medica CBD

× How can I help you?